Appartenente ad una famiglia consolare greca, era graduato dell’esercito e pubblico funzionario, ma nel segreto del suo cuore, l’unica ambizione era quella di servire Dio; e per quei tempi significava davvero puntare molto in alto.
Scoperto cristiano, fu martirizzato crudelmente, finché morì, trafitto dalle lance, nel 306 a Tessalonica (attuale Salonicco).
È rappresentato di fronte, quasi del tutto sbiadito in un dittico con San Nicola benedicente alla greca e che regge in mano un vangelo riccamente decorato. Il vestito è quello tipico del Santo Vescovo, comprendente lo Sticarion, il Phailonion e l’omophorion crocesignato.
L’affresco è in più parti deteriorato.