Santo popolarissimo e leggendario, di cui non sempre è facile distinguere le notizie vere da quelle fantastiche. Nato nell’attuale Turchia, fu vescovo di Mira (Licia) nel 4° secolo.
Le sue reliquie, trafugate da Mira da sessantadue soldati baresi, furono collocate nella cattedrale di Bari nel 1087. Circondato da fama di grande taumaturgo, il suo culto si diffuse in tutta Europa, grazie anche ai particolari suggestivi e ai miracoli di cui pare fosse costellata tutta la sua vita. salvò tre giovani vergini, che il padre poverissimo voleva mettere sulla strada per assicurare a sé e a loro il necessario, gettando nottetempo nella loro casa tre borse piene d’oro. Con quella dote tutte e tre trovarono marito e il pane non mancò più.
Questo ed altri episodi hanno stretto tra il santo ed i fanciulli uno straordinario legame che nel tempo lo ha trasformato in un vecchio barbuto che regala dolci e doni, il Babbo Natale della tradizione nordica: santa Claus.
È conosciuto anche come San Nicola di Bari, città di cui fu eletto Patrono.
È raffigurato, qui a lato, con paramenti vescovili mentre con una mano benedice alla greca e con l’altra regge un Vangelo. Della iscrizione esegetica rimangono, purtroppo, solo poche lettere:
OAT(…-OAT(IOC)-.
L’affresco è mutilato, purtroppo, nella parte superiore destra